• La biodiversità nel mediterraneo

I sistemi naturali e i cicli biogeochimici che la diversità biologica genera consentono un funzionamento stabile dell’atmosfera, degli oceani, delle foreste, dei vari territori e dei bacini idrici. Essi costituiscono i prerequisiti per l’esistenza della società umana e di tutte le altre specie che popolano il nostro pianeta. Tuttavia la biodiversità si sta oggi riducendo ad una velocità allarmante. Soltanto nei mari, le oltre 8.500 specie, rientrano nella Red List, individuate da Unione Mondiale per la Conservazione della natura (IUCN) come “specie minacciate” o “specie vicine allo stato di minaccia.”
In particolare il Mar Mediterraneo, pur rappresentando lo 0.7% della superficie globale degli oceani, ospita circa 17.000 specie marine sia vegetali sia animali, pari al 18% (dal 4 al 25% a seconda dei gruppi tassonomici) del valore totale di specie che popolano i restanti mari del pianeta. Quindi, si può dedurre che il Mediterraneo ha una ricchezza specifica per area, circa 10 volte superiore alla media mondiale, essendo ancora tra i più importanti ecosistemi al mondo per l’elevata biodiversità.
Purtroppo però, le attività antropiche (come pesca, urbanizzazione, trasporti, industrie e turismo) esercitano continue pressioni ambientali che spesso si traducono in alterazione degli equilibri ecologici, perdita di biodiversità e degrado degli habitat. Il Mar Mediterraneo è considerato uno dei mari in cui le conseguenze dei cambiamenti climatici saranno le più visibili negli anni a venire. Molti scienziati e utenti del mare hanno osservato l’arrivo e l’evoluzione spazio-temporale di nuove specie marine, alcune delle quali invasive.
Inoltre, è altresì importante, studiare le differenze e la interpolazione tra Aree Marine Protette (AMP) e le aree a libera fruizione. A tale studio, in seguito alla presenza di diverse AMP, si prestano bene le coste Siciliane. Anche queste, pur essendo aree di salvaguardia e tutela di habitat e specie marine, mostrano un evidente perdita della disponibilità di informazioni di buona qualità sui fattori ambientali, sulle pressioni derivanti dalle attività antropiche; la presenza e la distribuzione delle diverse specie, ottenute attraverso ricerche sistematiche e sofisticate tecniche di analisi statistica, consentirebbe di individuare le strategie gestionali e di tutela più opportune per proteggere e preservare l’ambiente marino, prevenirne il degrado e, dove possibile, procedere al ripristino degli ecosistemi marini.
É auspicabile incentivare un comportamento ecofriendly in materia turistica; l’obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento della gestione del turismo a favore dell’ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori.
A tal proposito, per la nostra attività di osservazione, promuovere l’ambiente marino e controllarne i parametri, progettiamo, costruiamo, e quindi utilizziamo prototipi e modernissimi sistemi.

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